Impianto fotovoltaico: quanto costa?

Impianto fotovoltaico: quanto costa?

Se stai pensando di dotarti di un impianto fotovoltaico, sicuramente ti interessa sapere quanto ti verrebbe a costare.

È una domanda più che legittima, soprattutto per capire se si tratta di una scelta conveniente e in che misura.

In questo articolo, parleremo proprio di questo, prendendo in esame i diversi elementi di cui è costituito un impianto fotovoltaico e menzionando le diverse opzioni che abbiamo a disposizione e che finiscono per influire anche sul prezzo complessivo.

Il costo dei pannelli fotovoltaici

Uno dei componenti fondamentali di un impianto fotovoltaico è costituito dai pannelli fotovoltaici. 

Il costo dei pannelli fotovoltaici è influenzato soprattutto da tre fattori:

  • provenienza,
  • qualità
  • marchio
  • tecnologie e materiali

Mentre con riguardo ai primi tre punti elencati, possiamo dire in generale che i pannelli realizzati in Paesi Extraeuropei (quasi sempre la Cina) sono meno costosi di quelli realizzati in Europa, ma non necessariamente di qualità inferiore, e che ci sono marchi più venduti di altri, val bene la pena approfondire la questione delle tecnologie e dei materiali.

Le diverse tecnologie dei pannelli con base di silicio

I pannelli fotovoltaici sono in silicio.

Questo può essere:

  • Monocristallino: più costoso, ma caratterizzati da una resa migliore;
  • Policristallino.

Esistono poi i cosiddetti pannelli fotovoltaici ad alta efficienza: il loro prezzo è decisamente elevato rispetto agli altri, ma i vantaggi che offrono sono davvero numerosi:

  • maggiore produzione di energia
  • lunga durata (in alcuni casi, fino a 40 anni)
  • occupano meno spazio a parità di potenza di picco

In generale, possiamo dire che il prezzo di un singolo pannello può variare dai 100€ ai 400€.

Gli altri componenti dell’impianto fotovoltaico

I moduli devono essere montati e fissati sulla cosiddetta superficie ospitante, che può essere il tetto di un’abitazione, ad esempio. I moduli possono essere anche installati a terra, per mezzo di strutture di supporto.

Si tratta della soluzione più onerosa dal punto di vista dei costi: occorre fissare dei plinti di fondazione, sui quali montare poi dei profili in alluminio. In questo caso, poi, trattandosi di una postazione non elevata, possono essere necessari degli inseguitori solari, ovvero delle strutture che spostano l’orientamento e l’inclinazione dei moduli a seconda del momento della giornata.

Anche i costi di manutenzione, dunque, finiranno per essere più elevati.

La soluzione meno costosa è quella classica sul tetto spiovente: in questo caso, i pannelli fotovoltaici vengono montati sui profili in modo parallelo al tetto. Questi ultimi vengono ancorati per mezzo di tasselli chimici e di strutture di fissaggio alla copertura.

Chi ha un tetto piano, invece, può costruire un gazebo coperto da pannelli fotovoltaici. Chi preferisce coprire direttamente il tetto piano dovrà utilizzare una struttura triangolare che realizzi una pendenza utile a migliorare la produzione di energia solare. Si tratta di una soluzione più costosa rispetto a quella che può sfruttare un tetto spiovente.

In generale, le strutture per l’impianto possono costare tra i 100€ e i 200€ per ogni kW, al netto di IVA e trasporto.

Il costo dell’inverter nell’impianto fotovoltaico

Passiamo ora ad un elemento fondamentale dell’impianto fotovoltaico: l’inverter.

Questo dispositivo ha il compito di trasformare l’energia continua in alternata, una condizione indispensabile per poter utilizzare l’energia prodotta dall’impianto.

Gli inverter più moderni consentono anche di verificare la produzione di energia tramite app dedicata.

Essi, inoltre, sono spesso dotati di ottimizzatori, che possono recuperare fino al 25% di energia solare in più.

Naturalmente, il loro costo è più elevato rispetto a quello degli inverter tradizionali.

Altri costi di un impianto fotovoltaico

Gli elementi complementari che entrano in gioco sono:

  • i quadri di campo
  • i cavi elettrici per fare i collegamenti
  • eventuali scaricatori di sovratensione
  • la manodopera specializzata
  • le pratiche burocratiche e di progettazione
  • l’eventuale sistema di accumulo

Prendiamo in considerazione, in particolare, l’ultimo punto.

Quanto costa un sistema di accumulo?

Per avere energia anche alla sera, quando il sole non c’è, molti pensano a dotarsi di batterie per lo stoccaggio elettrico, ovvero di sistemi di accumulo.

Molti si chiedono se convenga o no farlo.

In generale, conviene quasi sempre, per consente di ottimizzare il proprio risparmio energetico.

Oggigiorno, tra l’altro, si può risolvere la questione per mezzo di inverter ibridi, ovvero in grado sia di trasformare l’energia che di gestire le batterie.

Un ottimo modo per ottimizzare i costi e il risparmio sulla bolletta!

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